lunedì 19 marzo 2012

La sua ultima notte - di Lunettes Rouges

Alessia Innocenti, Bye Baby Suite, ph. Laura Albano; 
Una sera capiti in un albergo senza pretese in una piccola città un po' fuori mano. Dopo una certa attesa ti fanno entrare nella camera 307, immersa nella penombra, a mala pena rischiarata da una luce rossastra proveniente dalla porta semi aperta del bagno. Non sei solo: percepisci la presenza di altri intorno al letto. Pochi, eppure troppi, perché sai già, prima che qualunque cosa abbia inizio, che vorresti essere solo qui, che avresti voluto questa serata solo per te, senza dividerla con altri, per gioirne egoisticamente, per essere solo al mondo insieme a lei. Lei? Per il momento indovini solo il suo corpo sul letto, avviluppato in un lenzuolo che avresti preferito di raso, con un baby doll secondo te un po' troppo pudico (e tu che credevi che per dormire  indossasse solo qualche goccia di Chanel n°5!) Fra un attimo si alzerà e parlerà, farà un po' di luce e si mostrerà. Non capirai tutto - la lingua non ti è abbastanza familiare e il discorso a volte è troppo rapido - ma poco importa: la ammirerai per un'ora, le dedicherai gli occhi e le orecchie e nella tua immaginazione lei non sarà là che per te, per te soltanto.
Alessia Innocenti, Bye Baby Suite,

ph. Sara Poggianti, Certaldo 
Ma è proprio lei? Se riesci per un istante a uscire dal tuo sogno, ti accorgi che l'attrice che la interpreta si è situata in qualche punto tra mimetismo e distanza, fra Lee Strasberg e Vittorio Gassman, tra la star che voleva essere anche donna e la donna che ne interpreta il ruolo. Il suo viso è più evocativo che somigliante, il suo corpo è forse più pieno, più compatto, meno eternamente adolescente, più nervoso e meno carezzevole, eppure così sensuale e sinuoso, pensi.
 Ma che ne sai tu, tu che neppure avevi notato il giorno della sua morte, tu che allora eri un adolescente brufoloso perso in qualche colonia al mare (mentre ricordi così bene le morti di Edith Piaf e di Jean Cocteau a poche ore una dall'altra e quella di JFK l'anno successivo)? Certo, in seguito, hai visto tanti film alla Cinémathèque dove il biglietto costava un franco e un centesimo... certo, tu sai come parla, come si muove, come seduce e oggi sei pronto a farti sedurre.
Alessia Innocenti, Bye Baby Suite,

ph. Sara Poggianti, Certaldo 
Durante quell'ora la guardi, mentre emerge dal lenzuolo gualcito dai cattivi sogni, più che dai piaceri, si stira, si alza di fronte allo specchio e lo abbraccia, corre a fare la doccia e, ritornata nella stanza, si rotola in terra, ai tuoi piedi. Sei così vicino a lei, in questa piccola camera d'albergo, che gli indumenti di cui si libera finiscono sulle tue scarpe, che i cosmetici, rabbiosamente gettati, sfiorano la tua testa, che sei costretto a reprimere il desiderio di allungare la mano per toccarla, quando ti sfiora; potresti addirittura vedere la cicatrice della sua recente operazione alla vescicola biliare.
Alessia Innocenti, Bye Baby Suite,

ph. Mara Pezzopane 
L'ascolti mentre parla d'amore e di tristezza, di sua madre e dei suoi amanti, mentre mormora e mentre grida, mentre canticchia e mentre urla, la vedi combattere contro i suoi fantasmi e la sua tragica solitudine, bere gin dalla bottiglia, inghiottire pastiglie alla deriva.
Tu sai che è geniale ed è disperata, che soffoca sotto l'immagine fatale di cui è prigioniera e che nessuno potrà fare nulla, né mariti, né amanti, né amici. E il tempo si dilata al ritmo del suo monologo e le ombre l'assediano e la sopraffanno e tu contempli il contorno del suo corpo, nudo davanti alla finestra, dietro la tenda trasparente, in contro-luce, in contro-tenebra e potresti piangere perché non la rivedrai mai, ed è la fine.
Una "maschera" ti fa uscire: non sei mai stato solo con lei, gli altri spettatori se ne vanno e le loro sedie, stranamente incongrue rimangono nella camera. Esci per ultimo e sai bene che è teatro, che è finzione, che non passerai la notte con Marilyn, che è la sua ultima notte: morirà questa sera e tu non la salverai, come non l'hanno salvata Joe o Arthur o John. Tutti i giorni ormai saranno il 5 agosto 1962, per sempre.

Alessia Innocenti, Bye Baby Suite, ph. Mara Pezzopane


After The Last Sitting (Alessia Innocenti), 

ph. Laura Albano 

Bye Baby Suite: un testo di Chiara Guarducci, interpretato 
con passione  gassmaniana da Alessia Innocenti  - 
qualche giorno fa presso l’Hôtel Latini a Certaldo in Toscana, 
su invito di un centro culturale locale molto attivo, I Macelli.
 L'opera era già stata rappresentata in alberghi di Firenze, Roma, Catania
Fra qualche settimana, Marilyn Monroe sarà la madrina del Festival de Cannes
chissà se per l'occasione un hôtel  di Cannes avrà l'intelligenza
 di programmare questa pièce durante il Festival ?

Le foto sono di Laura Albano, di Sara Poggianti (per gentile concessione de  I Macelli ) - 
le altre provengono dal sito di Bye Baby Suite


Sa dernière nuit - pubblicato da Lunettes Rouges il 14 marzo 2012

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